L'uomo di Milwaukee by Rick R. Reed

autore:Rick R. Reed [Rick R. Reed]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-05-11T22:00:00+00:00

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Era nel vestibolo del palazzo, con il naso all’insù. La luce grigiastra del giorno non sarebbe arrivata prima di un paio d’ore, data la stagione invernale. La neve aveva smesso di cadere, e gli strati soffici giacevano intonsi sui marciapiedi.

C’erano poche macchine in giro, a quell’ora di notte. Quando ne passò una, lanciò uno spruzzo di neve e illuminò con i fari i cumuli che si erano formati durante le ore.

Tyler si strinse la sciarpa, fece un respiro profondo per farsi coraggio e uscì nella notte.

Nonostante il freddo pungente, peggiorato dal vento che veniva dal lago a soli due isolati da lì, Tyler si sentì meglio. Provava un senso di sollievo e liberazione. Rimase immobile per un istante, limitandosi a respirare l’aria avvolgente e a guardarla uscire dalla sua bocca in nubi di vapore.

Si voltò verso il portone del palazzo, quasi aspettandosi di vedere Emory. Ma non c’era nessuno, nemmeno il portiere.

E adesso che faccio?

Tyler guardò Kenmore Avenue, stranamente deserta. Era troppo tardi per tornare a casa e troppo presto per andare al lavoro. Avrebbe voluto avere il tempo di tornare a Wilmette, per potersi fare una doccia e cambiarsi. Chissà se puzzava dell’umido su cui si era steso.

Era un misero problema rispetto a ciò che aveva appena visto. Scosse la testa. Cosa aveva visto, poi? Non era sicuro di credere ai suoi occhi o di fidarsi della sua memoria.

Una cosa è considerare piacevole la stravaganza di una persona, un’altra è vederne le illusioni e, sì, la pazzia in bella mostra. L’immagine di Emory seduto su una sedia, nudo e con un’erezione, mentre farfugliava parole sconnesse non solo a se stesso ma anche a un serial killer, lo tormentava.

Non sapeva se sarebbe mai riuscito a togliersela dalla mente, sebbene stesse già assumendo la forma inquietante di un sogno.

O un incubo.

Svoltò a sud e camminò fino all’angolo, con i piedi che scricchiolavano sulla neve appena caduta. A Granville, girò a sinistra e, nonostante il vento gelido che gli soffiava contro, si trascinò fino al lago Michigan.

Finì sulla spiaggia alla fine di Thorndale Avenue. Il traffico su Sheridan Road stava aumentando, a mano a mano che i pendolari partivano per il loro viaggio quotidiano. Alle sue spalle, il flusso delle auto sembrava simile a quello dell’acqua. Si sedette su una panchina e rabbrividì. Le acque erano tormentate e le onde si infrangevano senza sosta sulla battigia. Si immaginò che fosse l’oceano.

A oriente, il cielo cominciava a illuminarsi. La luce era appena percettibile, solo una linea color lavanda all’orizzonte. Eppure, era bella. Tyler si sentì di nuovo connesso al mondo, in un certo senso.

Un tempo, aveva incontrato un ragazzo di nome Emory Hughes. Avevano lavorato insieme. Avevano guardato film… amavano lo stesso genere. E poi avevano condiviso i loro corpi in una stanza illuminata dalla luna.

Avrebbe dovuto essere bello. Tuttavia, Tyler si era reso conto che era una deviazione dalla realtà. Lui era giovane, appena ventenne. Non avrebbe dovuto rintanarsi con un uomo disturbato e solo. Andava bene provare compassione per Emory e

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